Mayukwayukwa refugee camp

Concorso internazionale di progettazione per un campo di rifugiati in Zambia

 

Distinzione:

MENZIONE D’ONORE

 

Il bando

 

 

Il sito

Le foto sono estratte dal bando, di proprietà dell’ONG PROVS

 

La memoria descrittiva del progetto

L’idea centrale del nostro progetto è quello di permettere ai rifugiati di utilizzare tecniche già da loro conosciute, parte integrante del loro bagaglio di conoscenze, per costruire le proprie abitazioni e il centro rifugiati. Questa competenza pregressa porterà ad un abbattimento dei costi e una riduzione dei tempi di realizzazione.

Il progetto, pensato per essere realizzato con “autocostruzione”, intende creare un complesso di edifici che diano vita ad uno spazio omogeneo, attraverso un percorso ombreggiato che unisca tutti gli edifici con funzioni collettive; in modo che il percorso stesso sia già luogo di aggregazione.

Il percorso ombreggiato unirà anche l’edificio in costruzione già presente sul sito, al nuovo complesso di edifici, rendendolo completamente integrato.

Al centro del percorso si trova l’insaka, che letteralmente significa “luogo dove riunirsi” e che in Zambia ricopre una funzione molto importante per la vita sociale. Nel progetto, questo luogo, situato al centro degli edifici, mantiene questo significato e diventa il fulcro della vita sociale del campo.

Le camere per i volontari si trovano invece in un luogo più privato, oltre l’edificio in costruzione.

Nessun albero esistente verrà abbattuto e ne verranno piantati di nuovi, anche da frutto. È poi prevista una zona dedicata all’orto e all’allevamento degli animali e una per la posa di pannelli fotovoltaici.

La costruzione del complesso di edifici sarà partecipata, guidata da lavoratori professionisti. Le strutture saranno semplici, facili da costruire e realizzabili in fasi.

Per  quanto riguarda i materiali vengono privilegiati quelli autoprodotti o reperibili in loco. Per i basamenti e le murature saranno utilizzati blocchi di cemento realizzati dai destinatari del progetto.  Il tetto sarà in legno con coperture in paglia, così come i percorsi ombreggiati. Questi ultimi verranno coperti con canne di bambù. Le porte e le finestre saranno in legno e le ante saranno realizzate con paglia intrecciata con tecniche analoghe a quella per la realizzazione dei cesti tipici del luogo.

Ogni tecnologia è stata pensata perché possa essere facilmente imparata, realizzata e successivamente utilizzata come possibile attività e possa diventare anche un mestiere per i rifugiati.

La realizzazione guidata dai volontari professionisti sarà già un’occasione di apprendimento per i rifugiati. Questa attività di conoscenza proseguirà nelle aule, costruite con quelle tecniche.

Le aule e gli spazi del progetto potranno essere adattate anche per altri usi, e potranno essere riprodotte per la costruzione delle proprie case.

 

Le tavole del concorso

Il progetto

 

I render

 

Il certificato

Torna in alto